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Soulspension e la Biodinamica Craniosacrale

  • Immagine del redattore: Produzione Webidoo
    Produzione Webidoo
  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min
Biodinamica Craniosacrale

Il Soulspension e la Biodinamica Craniosacrale condividono un terreno comune molto profondo: entrambi ascoltano il corpo come un campo vivente di movimento, ritmo e intelligenza intrinseca. 

Nella Craniosacrale biodinamica si parla del Respiro della Vita, una forza sottile che anima i fluidi e i tessuti, percepibile come espansione e raccolta. 

Sul Soulspension con la Sospensione Posturale il corpo sospeso ritrova spontaneamente quel ritmo — il respiro non è più solo polmonare, ma diventa un’onda che attraversa tutto il sistema miofasciale.

In entrambi i casi non si “fa” qualcosa: si ascolta ciò che accade e si permette che la vita si riassesti da sé.

Nel lavoro craniosacrale, la quiete è uno stato attivo, una soglia da cui emergono movimenti di riequilibrio profondi. 

Anche sul Soulspension, quando il corpo trova il suo punto di sospensione e il respiro si fa naturale, accade una quiete viva: 

la forza di gravità e quella di levitazione si bilanciano, e il sistema nervoso entra in coerenza.

È in quel momento che il corpo “ricorda” la sua forma originaria. 

Siamo in uno stato di neutro

Entrambi i lavori si fondano sul principio della continuità dei fluidi e dei tes

suti.

Nella Biodinamica si ascolta il movimento dei fluidi cerebrospinali e del corpo fluido nel suo insieme; sul Soulspension, il tessuto miofasciale viene messo in condizione di muoversi liberamente, come una marea che respira.

La Sospensione Posturale aiuta le fasce a liberarsi dalla compressione e crea lo spazio perché il respiro fluido possa riprendere il suo corso naturale.

Con l’uso del Soulspension è possibile entrare in risonanza con il tessuto “craniosacrale” in modo delicato e progressivo: lo strumento accompagna il corpo e aiuta i tessuti a distendersi, a diventare più ricettivi al movimento interno.

Quello che amo davvero del Soulspension è che può essere usato anche da soli: le persone possono imparare ad ascoltarsi, a percepire i propri tessuti e a entrare in contatto con il proprio corpo. Naturalmente è prezioso avere un accompagnamento professionale, ma oggi più che mai, credo profondamente nell’importanza dell’autoascolto.

Sul Soulspension praticando la Sospensione Posturale, il corpo entra in un ascolto altro un ascolto nuovo:

il respiro si amplifica, la gravità si distribuisce, il tessuto si espande e si lascia sostenere.

È un campo di presenza che nasce dall’interno, dove ogni sensazione diventa guida e orientamento al Sentire Sentito. 

Quando il corpo non deve più “reggere” e “ controllare”può finalmente percepirsi.

Si apre uno spazio di consapevolezza in cui la vita si riorganizza da sé:

si ammorbidiscono i confini, si risvegliano i fluidi, emerge una quiete viva.

Nel 1978 ricevetti da un amica hawaiana una sessione che mi fece innamorare profondamente di questa qualità di presenza.

Da allora, è diventata il cuore del mio lavoro:

non intervenire sul corpo, ma accompagnarlo, anche in modo autonomo a ricordare il proprio movimento naturale.

Sul Soulspension, questa presenza non arriva dall’esterno:

è un ritorno a sé

un ascolto che sostiene

un contatto che libera

È così che il praticante diventa testimone attivo della propria trasformazione.

Infine, per me alleggerire la colonna vertebrale significa restituire al corpo il suo spazio naturale, liberare i tessuti e aprirsi a un respiro profondo.

Quando la colonna si distende, ogni movimento diventa più fluido: le onde del corpo si sincronizzano con il battito del cuore e con il respiro, creando armonia e coerenza interne.

Io sono una grande fan dello stato di Neutro, e nello spazio silenzioso dentro di noi, e li’ che accade la  trasformazione più vera: la capacità innata di essere presenti e vuoti, come gli animali, senza sforzo né attaccamento.

Nel silenzio interiore si accede alla forza del cuore e si risveglia l’intuizione più autentica, che può aiutarci a guidare ogni gesto con chiarezza, leggerezza e pienezza.

Alleggerire la colonna, oggi è importante, significa restituire al corpo la sua memoria originaria, il ritmo naturale della vita: un fluire che sostiene mente, emozioni e percezione sottile.

Quando il corpo si distende e il respiro si fa ampio, anche le onde sottili del sistema cranio-sacrale si armonizzano naturalmente, come parte di questo flusso vitale.

Quando leggo i messaggi che mi mandano le persone mi sento davvero felice di condividere questo piccolo e rivoluzionario strumento di percezione. 

Buon lavoro!

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